Il prossimo 9 Marzo uscirà nei cinema “La Sorgente dell’Amore”, il film del regista Radu Mihaileanu (romeno ma naturalizzato francese) con protagonisti Leila Bekhti, Hafsia Herzi, Saleh Bakri e Hiam Abbass. Il timoniere di questa commedia-drammatica ha voluto raccontare qualche aneddoto: “Il fondamentalismo economico e quello religioso, il materialismo narcisistico e la spiritualità estremista, che negli ultimi vent'anni hanno preso lo spazio di una spiritualità laica che non esiste più. Nel film mi chiedo come possiamo reinventarla, ce ne sarebbe bisogno. Era evidente il desiderio di molte donne arabe di avere sempre più accesso alla cultura e l'istruzione, a posizioni decisionali. Un cambiamento che la tecnologia stava rendendo possibile. Ma non avevamo pensato alla rapidità con cui tutto ciò sarebbe avvenuto e all'effetto domino della rivoluzione. Oggi, proprio attraverso la situazione delle donne in quei paesi, possiamo vedere dove il bisogno di democrazia sia stato mantenuto o tradito - sottolinea -. Ad esempio in Tunisia, le donne sono riuscite a mantenere una forma di partecipazione al governo attraverso l'opposizione, mentre in paesi come l'Egitto e la Libia, governati dai fondamentalisti, l'opposizione è minima, o non esiste. Dove un regime maschilista ne sostituisce un altro non so quanta speranza ci sia per l'uguaglianza”.